GUIDA Provincia di Como
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Il capoluogo è Como, qui gli altri comuni della provincia.
Ritratto della Provincia
Una provincia italiana che serba una piccola parte svizzera. Dei 162 comuni che la compongono, uno, Campione d'Italia si trova sul suolo svizzero, separato dalle acque del Lago di Lugano dal resto del territorio provinciale. Dal punto di vista morfologico, si può suddividere in quattro zone: una parte montuosa a nord, compresa tra la catena Mesolcina e le Prealpi; una fascia prealpina che coincide con la cosiddetta Penisola Lariana (la vetta più alta è il Monte San Primo), cioè la porzione di territorio compresa fra i due rami del Lago di Como; una parte collinare, che riguarda la parte della Brianza; un'area pianeggiante di origine alluvionale, di recente formazione.
I principali centri, da Cantù a Brunate, passando per Cernobbio, hanno tutti una forte rilevanza turistica. Il fascino insuperabile della provincia lariana è legato principalmente ai luoghi ameni del Lago di Como. Sul terzo lago più grande d'Italia (per estensione) affacciano numerose ville nobiliari (che vanno dal XV al XIX secolo), disseminate nella rigogliosa vegetazione mediterranea: Villa d'Este (in passato residenza dello zar Nicola I) a Cernobbio; Villa Vigoni a Menaggio; Villa Carlotta (celebre per la Fontana dei Nani per capolavori neoclassici firmati Canova, Appiani etc.) a Tremezzina; Villa Pliniana a Torno (rifugio per scrittori e musicisti); Villa del Balbianello a Tremezzina (sotto tutela Fai) cui si ha accesso soltanto dal lago; Villa Monastero a Varenna. L'angolo più suggestivo di quest'area è Bellagio, che sorge sulla ramificazione del Lago di Como, nella parte meridionale, con alle spalle il colpo d'occhio delle Alpi. Monumento nazionale è Villa Melzi, splendida con i suoi giardini e l'architettura di chiaro gusto neoclassico. Non da meno è Villa Serbelloni, del XV secolo, sede della Fondazione statunitense Rockfeller.
Tra i luoghi sacri più significativi va citato il Complesso monumentale di Galliano, a Cantù, preziosa testimonianza di stile protoromanico; il Santuario della Madonna del Ghisallo, a Magreglio, luogo storico per i ciclisti e per gli appassionati del Giro d'Italia (ospita infatti un Museo del Ciclismo con cimeli donati dai vari campioni del passato); l'Oratorio di San Fedele, a Sorico, (risalente al IX-X secolo) con i preziosi affreschi della volta. L'economia ruota attorno alle imprese della Brianza e al comparto industriale di Como e Cantù (famosa per il settore tessile). Quest'ultima insieme a Erba, Mariano Comense, Menaggio e Olgiate Comasco, conserva l'antica tradizione della lavorazione della seta.
Bibliografia
- Lago di Como. «Lario», Aroldo Benini, Ed. Cattaneo (1988)
- Il territorio lariano e il suo ambiente naturale, Provincia di Como. Assessorato caccia e pesca, Ed. Nodolibri (1995)
- Il triangolo lariano, Istituto per la storia dell'arte lombarda, Ed. Nodolibri, collana "Guide della provincia di Como" (2002)
- Storia di Como e la sua provincia (rist. anast.), Cesare Cantù, Ed. Sardini (1975)
- Ombre di memoria. Vicende, personaggi e ricordi di Lanzo e della valle d'Intelvi, Adalberto Piazzoli, Ed. Edlin (2001)
- Guida pei monti della Brianza e per le terre circonvicine (rist. anast. 1837), Ignazio Cantù, Ed. Dominioni (1998)
- Brianza. Un mondo che cambia, Ed. Cattaneo, collana "Itinerari lombardi" (1998)
- Escursioni in Brianza tra Adda e Seveso, Ivo Mozzanica, Ed. Mondadori Electa, collana "Guide natura" (2000)
- Guide della provincia di Como, Istituto per la storia dell'arte lombarda, Ed. Nodolibri